Le profezie dell’Humanae Vitae

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La pillola contro la civiltà occidentale (50 anni dopo)

Capitolo IV

I DANNI DELLA RIVOLUZIONE SESSUALE

I frutti dell’HV si toccano con mano come – purtroppo – si toccano con mano i danni causati dalla rivoluzione sessuale e dalla diffusione su scala mondiale della pillola e di una mentalità anticoncezionale. Lo confermano anche diversi professionisti non credenti, come la giovane sessuologa francese Thérèse Hargotautrice di un libro divenuto un caso editoriale in Francia e poi in Italia intitolato Per una gioventù sessualmente liberata (o quasi)” (Sonzogno 2017). Un libro consigliatissimo per capire di cosa esattamente stiamo parlando. La gioventù “sessualmente liberata” – iper-sessualizzata e imbevuta di pornografia –  ha in realtà reso i giovani schiavi del sesso, ha ridotto il rapporto sessuale a pura ricerca del piacere, uno strumento di autoaffermazione e auto-realizzazione, gettando i giovani in un vortice disperato di ricerca del godimento a tutti i costi. Un problema enorme se si pensa che i giovani di oggi formeranno le famiglie di domani…

Le catastrofiche implicazioni sociali della pillola sono state l’oggetto del libro di Mary EberstadtAdam and Eve after the pill” (“Adamo ed Eva dopo la pillola. I paradossi della rivoluzione sessuale“) pubblicato nel 2012 dalla casa editrice statunitense Ignatius Press e purtroppo non ancora tradotto in italiano. Secondo la Eberstadt l’invenzione della pillola fu l’evento più importante nella storia della relazione tra i sessi, dopo il morso della mela da parte di Adamo ed Eva che segnò per sempre il corso dell’umanità e la storia degli uomini. Così la pillola segnò fu un evento rivoluzionario che segnò radicalmente e irrimediabilmente il corso dell’umanità, cambiando i costumi degli esseri umani e rendendo la donna (già naturalmente fertile) un essere sterile. Come afferma un interessante articolo dell’enciclopedia Treccani alla voce “Regolazione delle Nascite” e consultabile online:

“Grazie alla pillola e alla spirale, la donna è oggi normalmente non fertile, e per avere un figlio deve decidere di ripristinare la condizione di fertilità. Nella fase precedente accadeva l’opposto: la donna era normalmente fertile e per non avere figli doveva adottare una strategia antifecondativa o ricorrere all’aborto” (v. Westoff e Ryder, 1977; v. Leridon, 1987; v. Dalla Zuanna, 1996).

Mezzo secolo fa, l’enciclica HV metteva in guardia dalle disastrose conseguenze dell’anticoncezione a livello mondiale (cfr. HV 17): avrebbe aperto la strada all’infedeltà coniugale e «all’abbassamento generale della moralità», avrebbe confuso e ingannato i giovani; avrebbe fatto «perdere il rispetto della donna» inducendo a «considerarla come semplice strumento di godimento egoistico» senza più curarsi del suo equilibrio fisico e psicologico. Inoltre la diffusione della regolazione artificiale delle nascite si sarebbe rivelata una pericolosa arma in mano alle autorità pubbliche («Chi impedirà ai governanti di favorire e persino di imporre ai loro popoli, ogni qualvolta lo ritenessero necessario, il metodo di contraccezione da essi giudicato più efficace?»). Purtroppo tutte queste profezie si sono dolorosamente avverate come testimonia il nuovo documentario pubblicato in Spagna dalla Goya Producciones in occasione del 50° anniversario di HV e intitolato “Las profecías de Humanae Vitae“.